Intervento di Francesco Nucara in Aula L’Ilva non crea disastri alla salute Intervento dell’on. Francesco Nucara sull’Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi relativi alla situazione dell’ILVA di Taranto Signor Presidente, signor Ministro, lei ha svolto una relazione più politica che tecnica, e visto che siamo nell’era del Governo dei tecnici avremmo pensato e sperato che la sua relazione fosse più tecnica e meno politica. Le poche parole che dirò le divido in due parti, una che riguarda la salute, che è prioritaria. Mi sono riletto stamattina, prima di venire qui, il rapporto della regione Puglia, dell’ARPA, un unico rapporto fatto dalla regione Puglia, dall’ARPA, dall’Università di Bari e da altre società scientifiche. Non è vero che a Taranto c’è una mortalità eccessiva di tumori. Taranto viene dopo Bari e Lecce. Per quanto riguarda i tumori al polmone Taranto viene dopo Bari, Brindisi, Lecce e Foggia. Quindi, non vedo la correlazione che ci possa essere tra lo stabilimento dell’ILVA e il tumore ai polmoni. Noi non ci dobbiamo - lei lo sa bene, signor Ministro - fidare delle dichiarazioni di qualche ambientalista da strapazzo che, facendo la guerra al mondo industriale, si è presentato con una lista a Taranto, però nel quartiere Tamburi, che è quello più offeso dalla questione e ha preso 40 voti. Il quartiere Tamburi non l’ha costruito l’ILVA, è stato costruito quando c’era la Finsider dopo che è nato il centro siderurgico. Quindi, il problema, casomai, è dell’assessore all’urbanistica di Taranto, e poi della regione, se ha approvato quel piano regolatore. Quindi, in Puglia, i tassi più elevati per la mortalità - lo ripeto - non sono a Taranto. Lei, signor Ministro, è stato poco chiaro sugli inquinanti dell’ILVA. Lei sa meglio di me certamente che con i fingerprint riesce a sapere di chi è la diossina che c’è in quel posto, quindi può essere che sia dell’ILVA o può essere che non sia dell’ILVA (come io credo). Lei non può pensare di vincere una battaglia al Consiglio di Stato, perché il TAR ha dato ragione all’ILVA per il fatto che la direttiva europea non è stata recepita dal Governo italiano. Poi lei dice - concludo - anche che per quanto riguarda il problema degli impianti non gestiti bene (dice una cosa giusta), ci può essere la migliore tecnologia perché si può fare il by-pass e altre cose, però se lei lo dice in quel contesto fa immaginare al sottoscritto che l’ILVA ha fatto questo, e sarebbe un fatto gravissimo. Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca, buttiamo solo l’acqua sporca, ma teniamo il bambino perché la fame della gente produce effetti sociali più pericolosi di quelli per la salute. |